La Medicina Omeosinergetica nasce dagli studi professionali e dall’attività clinica del dottor Luigi Monsellato. Essa rappresenta una disciplina fondamentale che con i suoi fondamenti teorici configura un approccio diagnostico e terapeutico che obiettiva i comportamenti e i modi di essere del paziente, ovvero la sua unità psico-fisico-emozionale. La Medicina Omeosinergetica rappresenta la derivazione e l’unione degli studi delle medicine complementari e bioterapie, della psicologia clinica, della biologia dei sistemi, dell’epigenetica e della filosofia della medicina con particolare riecheggio alla filosofia Omeosinergetica. Siamo inseriti in un contesto dove la soggettività, l’esperienza vissuta, il senso della stessa, la relazione come scambio e la coscienza come realtà tramite cui facciamo esperienza del mondo sono i punti cardinali dell’ecosistema individuo-ambiente, in una visione storica, co-evolutiva, eco-sistemica. Secondo la visione Omeosinergetica noi siamo il palcoscenico di un teatro, dove di volta in volta calamitiamo l’interprete più idoneo ad evocare le emozioni che proviamo, le tensioni, le contraddizioni presenti in noi. Con la polarità, con l’altro nasce la conoscenza di sé, delle nostre zone d’ombra che, se rifiutate, misconosciute, vissute in forma di conflitto, portano alla divisione, al vuoto, alla ferita, alla mancanza, se riconosciute ed integrate riportano all’unità. Della nostra coscienza vediamo solo la parte conscia, accettata, valorizzata mentre la parte inconscia, invisibile la possiamo vedere e registrare unicamente attraverso l’altro, tramite le nostre proiezioni. In questo contesto la malattia, come arricchimento dell’interpretabilità diagnostica, è l’epifenomeno di un processo di separazione dall’altro e in ultimo da noi stessi ma, come terapia, è la tensione verso l’unità, la trasformazione del Tu in Io, per arrivare al Noi.